TARTARUGA (etimologia incerta. Secondo alcuni testi deriverebbe dal greco tartarôuchos: abitante del Tartaro, inteso come mondo sotterraneo – e non c’entra nulla il tartaro dei denti! – )
La tartaruga è un animale che a me piace molto, perché mi infonde calma e tranquillità. Le invidio il suo carapace, perché a volte anch’io vorrei poter scomparire all’interno di un guscio e lasciare il mondo fuori!
Per un certo periodo della mia vita ho avuto in giro per casa un sacco di tartarughe, vive e non, dato che mia sorella aveva la fissa. Quando andavo all’asilo, ce n’era una enorme che vagava per il giardino assillata da noi, pargoli urlanti. Placida, non si lamentava mai. E che dire di Morla, la tartaruga millenaria de La Storia Infinita, a cui non frega di niente e di nessuno? Un po’ burbera, ma parecchio simpatica per me!
La tartaruga è una delle tante creature di pietra che mi è capitato di incontrare passeggiando per il Cimitero Monumentale di Torino. E vedendola – anzi, vedendole, perché ce ne sono due identiche poste a decorazione di una tomba – mi sono chiesta per quale motivo recondito si trovi proprio lì… allora, cercando informazioni a destra e a manca, sono venuta a scoprire che la tartaruga è protagonista sia di miti (ad esempio quello della ninfa Chelone) che di favole (da Esopo a La Fontaine) e che incarna tantissimi significati simbolici. Lungi da me elencarveli tutti. Mi limiterò a riportarvi solo quelli che secondo me hanno a che fare con le tartarughe che ho scovato nel mio vagar cimiteriale.
– La tartaruga è un rettile longevo (quella più vecchia al mondo è scomparsa nel 2006 a 250 anni!), perciò è simbolo di immortalità
– La sua struttura corporea è assimilabile a quella del Cosmo e fa della tartaruga l’intermediaria tra cielo e terra: il suo carapace rotondo rappresenta la volta del Cielo, mentre il piastrone (la parte piatta sottostante) la Terra. Tra Cielo e Terra chi c’è? L’Uomo
– Il suo essere una creatura pesante e solida la rende simbolicamente il sostegno del mondo, che poggerebbe sulla sua corazza (infatti le due tartarughe del Monumentale sorreggono una sorta di sarcofago)
– Tornando all’origine del suo nome – abitante del Tartaro, del mondo sotterraneo inteso anche come inferno -, anticamente la tartaruga era collegata al Regno dei Morti
Questi sono i motivi, secondo la civetta di Torino, per cui il simbolo della tartaruga potrebbe essere presente nei cimiteri.
Se voi avete qualche altro significato simbolico riguardante la tartaruga che sia connesso all’arte funeraria, fatevi vivi e scrivetemi su Facebook o a info@lacivettaditorino.it!
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