Articolo pubblicato il 5 febbraio 2020 su RivistaSavej.it
Il segreto del pianoforte di Siena, da Torino a Tel Aviv
Sono numerose le fiabe e i miti che riferiscono dell’esistenza di strumenti musicali fatati, capaci di emettere melodie in grado di affascinare coloro che le ascoltano. Dal Flauto Magico, musicato da Mozart, al piffero incantatore di topi e bambini, descritto dai fratelli Grimm. Dalla lira suonata da Orfeo, per ritrovare la sua Euridice nell’oltretomba, alla siringa di Pan, con cui il dio caprino spaventava i viandanti che si avventuravano nei boschi.
E non mancano riferimenti a strumenti prodigiosi nemmeno nei testi sacri. Nell’Antico Testamento viene citata più volte l’arpa di Davide, costruita con le corde tratte dai tendini dell’agnello che Abramo sacrificò al posto del figlio Isacco sul monte Moriah. Il racconto biblico riporta come le note dell’arpa pizzicata da Davide avessero il potere di tranquillizzare il re Saul, quando questi era in balìa dell’ansia o in preda a pensieri angosciosi. E il pianoforte di Siena, qual è la sua storia?
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