I cimiteri torinesi – San Lazzaro, San Pietro in Vincoli e il Monumentale – furono costruiti nel XIX secolo a distanza di sicurezza dalla città per motivi igienici. L’usanza di seppellire i defunti fuori dagli abitati però non è moderna, ma è ribadita sin dall’antichità. Ce lo conferma la Legge delle XII Tavole, la prima testimonianza scritta del diritto romano.
Le XII Tavole furono compilate tra 451-450 a.C. e consistevano nella trascrizione di regole di diritto pubblico e privato fino ad allora tramandate solo per via orale. Furono messe per iscritto a tutela dei plebei, per limitare le ingerenze dei patrizi nell’amministrazione della giustizia. Affisse nel Foro, venivano imparate a memoria dai ragazzi.
Il supporto su cui vennero incise non si conosce con esattezza, probabilmente erano in bronzo. Non si sono conservate fino ad oggi, perché andarono perdute durante l’incendio di Roma del 390 a.C., perciò il testo è stato ricostruito grazie a frammenti superstiti e citazioni di autori vari, il tutto condito da una buona dose di ipotesi.
Le leggi furono in un modo o nell’altro ricomposte e pubblicate nell’opera “Fontes Iuris Romani Antiqui” del 1909, ampliata nel 1941.
La tavola che interessa noi è la decima (Laudatio Funebris), che regolava i funerali.
Qui di seguito ne riporto il testo:
- Un morto non può essere cremato né sepolto in città.
- Il legno per il rogo non deve essere tagliato con l’ascia.
- Le spese del funerale devono essere ridotte: tre teli per il capo, una piccola tunica di porpora, 10 suonatori di flauto.
- Le donne non devono graffiarsi le guance, né intonare lamentazioni.
- Le ossa di un uomo morto non possono essere raccolte per farne un funerale solenne, eccetto quelle di un uomo morto in guerra o in terra straniera: in quest’ultimo caso è possibile riportare in patria un osso e celebrare il funerale.
- Sono eliminate le unzioni del cadavere da parte degli schiavi, le bevute al banchetto funerario (vietate le bevande alla mirra), le lunghe corone e gli incensieri.
- A colui che ha avuto particolari meriti in vita, o che proviene da una famiglia meritevole, può essere messa una corona.
- Non deve essere presente oro nella sepoltura (neanche nei denti). Non è illecito se il cadavere viene sepolto o bruciato con oro.
- Sono vietati il rogo o l’innalzamento di una nuova sede per roghi a meno di sessanta piedi di una casa senza il consenso del proprietario per evitare gli incendi, e l’usucapione del vestibolo del sepolcro o della sede per i roghi.
Le altre tavole erano dedicate alla procedura civile ed esecutiva, ai rapporti tra genitori e figli, alle questioni di proprietà, eredità e matrimonio, al mantenimento delle strade, agli illeciti e ai crimini, ai principi e alle controversie del processo penale.
Possiamo vedere le riproduzioni delle XII Tavole al Museo della Civiltà Romana di Roma.
Nel 2011 è stato scritto sull’argomento anche un libro per ragazzi: “Le dodici tavole. Le prime leggi dell’Antica Roma” di Luigi Capogrossi Colognesi, Nuove edizioni Romane.