12 febbraio 2019
“Nel 2001 avevo vent’anni e trovarmi a cavallo tra due millenni mi sembra strano. Sono cresciuta nell’epoca pre-tecnologica, quando i ritmi erano più lenti, mentre ora la tecnologia è entrata in maniera totalizzante nella nostra vita. Pur riconoscendone l’utilità e la comodità, provo nostalgia per quando non eravamo sempre reperibili o venivamo martellati in comunicazione da ogni tipo di messaggio. Mi sento un’anima che ondeggia tra due realtà: la vita più libera e con maggiori sicurezze di ieri e questi anni incerti, in cui gli strumenti permettono di mettersi in gioco e aprire la mente. Perché la mia generazione si è trovata in mezzo alla crisi economica e, se nel secolo precedente pareva più facile trovare un lavoro, oggi bisogna attingere a tutte le proprie risorse per trovare la strada giusta. E allora, intimamente, sento di appartenere a entrambe i periodi e oscillo tra l’uno e l’altro, alla continua ricerca del mio «centro di gravità permanente»”.
Grazie alla fotografa Barbara Oggero per avermi dato l’opportunità di partecipare al progetto “Donne di Torino”.
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