Correva il lontano 1848, anno in cui l’Europa fu messa a ferro e fuoco dalle insurrezioni popolari, che provocarono ovunque un caos tremendo. Fu un “quarantotto”, come si suol dire.
In quell’epoca un intraprendente falegname originario di Giaveno, Carlo Felice Genta, ebbe una brillante idea: aprire a Torino una bottega mai vista prima. Era stato recentemente in viaggio in Inghilterra, paese innovatore per antonomasia, e oltre ad aver ammirato le mille attrattive di Londra, era rimasto colpito soprattutto dalla complessa e ben strutturata organizzazione che ruotava intorno ai funerali. In Piemonte ancora nessuno si occupava a livello professionale di questo settore e ognuno faceva per sé, con al massimo l’ausilio delle parrocchie di provenienza dei defunti. Allora, tornato a casa, decise di proporre questo servizio nella capitale del Regno di Sardegna. Carlo Felice Genta fu dunque, nel 1848, il fondatore della prima agenzia di onoranze funebri di Torino.
L’impresa si trovava – e si trova tutt’oggi – in Via Barbaroux (un tempo Via dei Guardinfanti e delle Madonette), davanti alla Chiesa della Misericordia. Oltre agli uffici, contava anche una falegnameria per la costruzione dei feretri, una scuderia per cavalli da traino e una rimessa per le carrozze funebri. L’organizzazione del funerale e di tutto il corollario fu una novità molto apprezzata dalle famiglie torinesi più in vista (i Savoia in prima fila), che iniziarono subito a richiedere le prestazioni della ditta. Si poteva scegliere, tra le altre cose, il tipo di vettura per il trasporto del defunto: i carri funebri erano divisi in 5 classi in base al costo. Quello di prima classe era il più caro in assoluto (1400£ contro 450£ della seconda classe) e veniva trainato da quattro cavalli. Le altre classi avevano il tiro a due, ma si distinguevano, oltre che dal costo e dalla tipologia di carrozza, anche dal numero di fiaccole che possedevano: la seconda classe ne contava cinque, le altre una…
A fine Ottocento la bottega diventò fornitrice dei servizi funebri per il Comune e venne citata più volte nelle guide Paravia. In breve tempo il cognome del fondatore fu conosciutissimo, tanto da diventare quasi sinonimo di pompe funebri. In città si diffuse presto il detto:
“A son fase ij paltò ‘d Genta – Si sono fatti i cappotti dai Genta”
Chi si faceva fare questo particolare cappotto (la bara) da Genta, non era più di questo mondo!
L’impresa Genta mantenne il suo primato fino al 1919, accompagnando tutti i personaggi più illustri della città verso l’ultima dimora all’interno del Cimitero Monumentale. In seguito furono aperte a Torino altre agenzie di onoranze funebri, molte delle quali con sede proprio in Via Barbaroux.
Carlo Felice passò la ditta al figlio, Carlo Felice jr. Nel 1892 Carlo Felice jr morì poco più che quarantenne e l’attività di famiglia andò al cognato, Marcello Matetti. Questi morì nel 1924, lasciando l’impresa al genero, Emilio Chazalettes. Fu lui, insieme al socio Felice Bria Berter, a introdurre alcune innovazioni, come la carta dei servizi, l’aggiornamento dei mezzi di trasporto (dalla carrozza all’autovettura), nonché la documentazione fotografica del funerale con relativo album in ricordo del defunto (robe che oggi considereremmo – è il contesto giusto per dirlo – dell’altro mondo…). Nel 1967, Aldo Gheroni, già proprietario dell’agenzia Fides e presidente dell’Associazione Torinese Imprese Funebri, diventò il nuovo titolare di Genta. Nel 1988 seguirono i fratelli Atorino, suoi collaboratori, che nel 1996 cedettero l’attività a un altro professionista del settore, Carlo Ramella. Oggi è la figlia Paola a guidare l’agenzia, che mantiene il nome Genta, sigillo di qualità.
Le botteghe antiche caratterizzano i centri storici d’Italia e sono tesori dal valore inestimabile, perché depositarie della memoria e delle tradizioni cittadine. Come ogni grande città che si rispetti, anche Torino vanta un numero molto elevato di questi negozi. Librerie, caffè, pasticcerie, farmacie… ma non solo. Come avete letto, tra le botteghe storiche di Torino figura a pieno titolo anche l’agenzia di onoranze funebri Genta, tanto da essere inserita nel 2011 nel Registro delle Imprese Storiche Italiane. Non è mai ricordata nelle guide turistiche, ma sappiate che da più di 150 anni è una solida tessera di quel variegato puzzle che compone l’anima di Torino.
(Ringrazio la signora Paola Ramella, titolare dell’impresa Genta, per la disponibilità e per la documentazione fornitami)