Dopo un anno di silenzio, il blog della civetta torna a parlare! Oggi voglio proporvi l’intervista a Giovanni Arbuffi, l’autore del libro Memorie in bianconero. L’ultimo ricordo dei personaggi della Juventus. Giovanni ha unito la sua passione per la Juve a quella per i cimiteri e, proprio come ho fatto io con il mio Torino Silenziosa, ha coronato un sogno: scrivere un libro che raccoglie i suoi anni di ricerche relative alle tombe dei giocatori e dei personaggi della squadra zebrata. Quello di Giovanni è un importante lavoro di salvataggio e di valorizzazione della memoria storica. Un libro prezioso per tutti, sportivi e non, che va oltre la fede calcistica propriamente detta.
Quando, come e perché ti è venuta in mente l’idea di scrivere questo libro?
Circa 3 anni fa: frequentavo un blog di ricercatori storici della Juventus e qualcuno domandò dove fosse la tomba di Umberto Caligaris. Essendo appassionato di cimiteri, praticamente all’istante mi sono domandato perché non avessi pensato prima di fare una ricerca sulle tombe dei personaggi di questa squadra (e del calcio italiano in generale).
Dato che la quasi totalità delle tombe inserite nella tua guida non sono censite da nessuna parte, quanto tempo hai impiegato per scovarle tutte?
Praticamente, fino alla chiusura del libro, cioè al 31 dicembre 2020 (anche se, in effetti, la tomba fotografata più di recente riguarda un giocatore che ho fotografato a gennaio 2021, ma la posizione nel cimitero la conoscevo già da alcune settimane).
Ci vuoi raccontare un episodio curioso, o che ti ha colpito in modo particolare, avvenuto durante la realizzazione di questo lavoro?
Durante il mese di luglio 2019, in una giornata con 40 gradi all’ombra, mentre giravo tra le tombe dell’emiciclo della prima ampliazione del Monumentale di Torino, mi fermai un attimo, praticamente esausto e sul punto di svenire. Mi appoggiai con la schiena alla parete di una tomba di famiglia a cappella, per bere un po’ d’acqua da una bottiglietta, e esterrefatto mi accorsi che esattamente davanti ai miei occhi c’era la tomba di un grande dirigente della Juventus degli anni ‘20/’30, Carlo Schiapparelli, della cui tomba ero alla ricerca da quasi due anni, in quanto sapevo che al 99 % era sepolto a Torino, ma dai registri dei Servizi Cimiteriali non si riusciva a risalire alla sua sepoltura (essendo stato inserito, probabilmente in epoca successiva, in una tomba di famiglia intestata ad altra famiglia). Ci mancò poco che svenissi, ma questa volta non per il caldo…!
A quale tomba ti senti più legato?
In realtà, sono due: la prima che ho fotografato da quando iniziai queste ricerche, cioè la tomba del Capitano della Juventus degli anni ’20 Carlo Bigatto, a Piobesi, e quella del portiere della squadra bianconera del primo decennio degli anni ’10, Domenico Maria Durante, ritrovato da me dopo lunghissime ricerche, in quanto era deceduto a Canale D’Alba nel 1944, era residente a Torino ma in quel periodo era estremamente rischioso organizzare un corteo funebre per 70 km, quindi la salma di Durante fu tumulata in una tomba di famiglia di amici a Canale, in attesa di essere spostato a Torino. Questo spostamento avvenne nel ’47 ma, come per la sepoltura di Schiapparelli di cui sopra, venne inserito nella tomba di famiglia del casato della moglie, quindi le ricerche ai Servizi Cimiteriali erano pressoché ad un punto morto. Poi, a febbraio del 2020, durante una passeggiata sotto le arcate della terza ampliazione, mi accorsi di questa tomba di famiglia: visto che sotto l’arcata non compariva alcun nome che mi riconducesse a Durante, scesi nel sotterraneo, e lì ritrovai questa tomba, che ormai consideravo perduta.
Per concludere, raccontaci un po’ di te.
Ho 55 anni, abito a Pianezza con mia moglie Lucia, senza figli. Lavoro come operaio metalmeccanico. Sono sempre stato attratto dalle cosiddette “tombe famose”, cioè quelle appartenenti a personaggi importanti e celebrità. La prima che visitai fu quella di Federico Fellini e Giulietta Masina, poco dopo il decesso di quest’ultima, nell’estate del 1994, mentre ero in vacanza con mia madre vicino a Rimini. Successivamente, iniziai a visitare alcuni dei più grandi cimiteri italiani, anche se i primi che visitai furono quelli del Père-Laichase e di Montparnasse a Parigi, nel luglio dello stesso anno, mentre ero in vacanza con la mia futura moglie nella capitale francese.
Appassionati di cimiteri, di sport e di storia: questo libro fa per voi! Se volete acquistarlo, potete contattare direttamente l’autore: giarbu@yahoo.it – 3475711082. Buona lettura!