“Santa borraccia! Sia benedetto chi t’ha inventata”. Così scrisse negli anni Trenta del secolo scorso il corrispondente di guerra Virgilio Lilli, in uno dei suoi articoli per il Corriere della Sera sulle vicende dei militari italiani impegnati in Etiopia. Ma chi non ha mai usato questa esclamazione durante qualche lunga scampagnata estiva? A chi si deve l’invenzione di quest’oggetto capace di riportare a nuova vita le gole secche di severi soldati e gioiosi gitanti?
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