Durante le ultime festività natalizie trascorse in Sicilia sono riuscita a distogliere il Cavalier Servente dall’intensa attività culinaria di quei giorni per andare a visitare il Cimitero di Guerra di Siracusa. C’eravamo già stati un sacco di anni fa, ma in certe cose la civetta è recidiva e quindi ci siamo tornati. Devo ammettere che il CS ha accettato di buon grado di fare l’amena gita, forse perché si ricordava che anche in questo cimitero, come in quelli di Highgate o di Arlington, non ci sono le fotografie dei defunti che tanto lo inquietano.
Il Syracuse War Cemetery si trova in contrada Canalicchio, di fianco al Cimitero Comunale, e si affaccia sulla trafficatissima statale 124 Siracusana. Davanti al cancello d’ingresso c’è una piazzola sufficiente al parcheggio di una sola macchina e bisogna stare attenti a come ci si muove perché si rischia di essere investiti dalle auto che sfrecciano a tutta velocità (a tal proposito mi è parso di vedere uno scintillio sinistro negli occhi del CS mentre mi stava osservando… ma è stata roba di un secondo).
Entrando nel cimitero, per prima cosa si incontra un porticato sotto cui è una stele con un tabernacolo che contiene i registri con l’elenco dei defunti e le frasi lasciate dai visitatori. Oltre il porticato si estende il campo rettangolare che accoglie le spoglie dei 1059 soldati dell’Ottava Armata caduti nel 1943 nel territorio della provincia di Siracusa. Sono presenti anche alcune vedove che vollero essere sepolte con i loro mariti. Si tratta di soldati del Commonwealth (l’organizzazione che riunisce le ex colonie britanniche), in particolare di nazionalità inglese, canadese, australiana, neozelandese, indiana e sudafricana. In Italia, dove il Commonwealth perse quasi 40000 militari nel secondo conflitto, vi sono circa quaranta cimiteri di questo tipo e tre sono in Sicilia: quello siracusano, quello di Catania (2135 tombe) e quello di Agria, in provincia di Enna, riservato ai canadesi (490 tombe). Al fondo di ogni cimitero si staglia la grossa Croce del Sacrificio.
Il cimitero militare di Siracusa fu istituito nel 1953 e le salme che vi furono traslate erano state ospitate fino ad allora nel Cimitero Comunale. Sia il Syracuse War Cemetery che gli altri cimiteri militari del Commonwealth sono stati progettati dall’architetto Louis De Soissons e sono gestiti dalla Commonwealth War Graves Commission. Creata nel 1917 da Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, India e Pakistan, si occupa della manutenzione di questi luoghi di sepoltura e dei monumenti ai suoi caduti dei due conflitti mondiali. In effetti si tratta di cimiteri puliti e curati alla perfezione, dove l’erba è tagliata alla stessa altezza, le siepi non sono mai incolte e le lapidi sembrano nuove di zecca. E proprio le lapidi costituiscono la peculiarità di questi camposanti: sono tutte identiche e, allineate una vicina all’altra in numerose file, sembrano formare un plotone pronto a mettersi in marcia.
Le tombe rispondono a criteri ben precisi stabiliti dalla CWGC, che rendono pressoché uguali tutti questi cimiteri: sono in marmo bianco, di forma rettangolare, alte 813 cm e devono essere perpetue. Sul fianco recano inciso un numero romano, una lettera maiuscola ed un numero che indicano rispettivamente settore, fila e tomba. Sulla parte frontale della stele sono riportati lo stemma nazionale o del reggimento, il grado, il nome, l’unità di appartenenza, la data di morte, l’età, un simbolo religioso e una frase di ricordo scelta dai familiari. Lo scopo della CWGC è di commemorare tutti i caduti allo stesso modo e senza alcun tipo di distinzione. Perciò, uomini di nazionalità, credo, cultura e pelle diversi riposano in terra straniera tutti insieme e senza differenze. E’ davvero triste notare come la maggior parte di loro fosse di età inferiore ai 35 anni.
Anche al Cimitero Monumentale di Torino esiste una piccola area gestita dalla CWGC: si trova nel campo acattolico, dove sono stati sepolti 16 soldati inglesi morti durante la guerra del ‘15-’18. Potete leggere alcune informazioni al riguardo cliccando QUI. Ogni 11 novembre, giorno in cui terminò la Grande Guerra, ricorre il Remembrance Day e il bianco di queste lapidi si tinge con un punto di rosso, perché la CWGC deposita su ogni tomba un simbolico papavero di carta.
Approfondimenti
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