In quel di Torino si aggira una ragazza che sembra uscita da un film di Tim Burton. È piccolina, ha i capelli lunghi e scuri, la pelle candida e le labbra rosse. I suoi occhi sono grandi e dolci e le mani delicate e magiche. Il suo nome è Loredana Fulgori. Laureata in Conservazione e Restauro all’Accademia Albertina di Belle Arti, ha studiato anche Illustrazione presso la Scuola Internazionale di Comics. Le sue opere, ispirate al Cimitero di Staglieno e al Monumentale di Torino e accompagnate dal testo poetico di Ceclia Resio, sono confluite nel libro Aeterna (Logos Edizioni, 2013). Loredana è un’artista che è stata rapita dal fascino ultraterreno ed extratemporale dei cimiteri.
Com’è nato il libro Aeterna?
Il libro Aeterna è nato dal connubio di due passioni, quella per l’arte e quella per i cimiteri. Amo visitarli tutti, non solo quelli monumentali ma anche quelli sperduti nelle campagne. Ho iniziato a disegnare come esercizio alcune statue, poi ho pensato di raccogliere tutti i lavori e di presentarli come carnet de vojage a vari editori, insieme ad altri progetti disegnati, presentandomi ai vari stand nelle varie fiere del libro. Ma è un mondo durissimo. La prima cosa che ho visto alla mia prima fiera del libro di Bologna, la Bologna Children Book Fair, è stata l’immenso muro conosciuto come muro del pianto, utilizzato dagli illustratori per appiccicarvi su biglietti di presentazioni e immagini, nel tentativo di farsi notare. Dopo lunghe trafile di appuntamenti e mail, la risposta era quasi sempre la stessa: tutto troppo macabro. Fino a quando ho incontrato la Logos Edizioni, a cui non dispiaceva questa mia inclinazione. In poco tempo mi hanno trovato un’autrice di testi bravissima, Cecilia Resio, e insieme abbiamo portato a termine il progetto sui cimiteri.
Come crei le tue illustrazioni? Quali sono le tue fonti di ispirazione e come definisci il tuo stile?
In genere i miei disegni sono dettagliati quindi osservo molto ciò che mi circonda e mi interessa. Uso modelli reali, faccio molte fotografie, a volte aggiungo o tolgo particolari. Sono attratta dalle cose antiche, dai luoghi dimenticati, dalla natura malinconica in autunno, mi piacciono le atmosfere vagamente orrorifiche e decadenti. Ciò che faccio rispecchia un po’ questo mio gusto. Non uso Photoshop ma solo le tecniche tradizionali, con una base di ombreggiatura a grafite. Per quanto mi sia stato consigliato di essere meno cupa nel disegno, non ce la faccio… continuo ad abusare del mio acrilico nero!
L’arte funeraria ha una grande importanza nel tuo lavoro artistico. Cosa ti ha portato ad innamorarti dei cimiteri e dei monumenti funebri?
Non c’è una vera ragione per cui amo i cimiteri. Li visito da sempre, mi piace leggere le iscrizioni, guardare le foto, immaginare cosa si nasconde dietro certi volti. Sono luoghi pieni di storie e di vita, al contrario di quello che si può immaginare. Per non parlare del lato artistico dei monumenti…
Tu conosci bene il Cimitero Monumentale di Torino. Cosa ti colpisce di più di questo luogo e quale tra le opere qui presenti preferisci?
Adoro il Monumentale di Torino. Ho letto da qualche parte che è un luogo di sepoltura più antico rispetto a Staglieno e credo si noti. Inoltre è più raccolto, meno dispersivo, quasi più rassicurante. Anni fa feci una piccola tesina dedicata al monumento Durio di Leonardo Bistolfi per il mio corso in Accademia e quindi apprezzo molto le altre sue opere al cimitero, prima tra tutte il bellissimo Angelo del monumento Braida… ma sono veramente tante le sculture che mi affascinano. Passo sempre però davanti alla tomba di Isa Bluette. Per quanto sia molto semplice rispetto ad altre, mi lascia sempre addosso una sensazione di dolcezza…
Hai creato una serie di illustrazioni dedicata ad Alice nel Paese delle Meraviglie: cosa significano per te Alice e il suo mondo?
Le illustrazioni per Alice nel Paese delle Meraviglie sono state create appositamente per un festival, Anomali, che si tiene ogni anno ad Acqui Terme con un tema diverso. Mi incuriosiva il soggetto, in più la storia di Carroll si presta bene a moltissime interpretazioni. Immedesimandomi in Alice ho scoperto il mio mondo meraviglioso, fatto di misteriose case diroccate, vegetazione desolatamente incolta e scorci abbandonati.
Quali sono i tuoi progetti futuri e i tuoi sogni professionali?
La mia unica ambizione è quella di veder pubblicare ancora i miei lavori. Ho molti progetti nel cassetto che non so se vedranno mai la luce, sono sempre macabri, ma insisto… in fondo bisogna seguire le proprie inclinazioni!
Allora in bocca al lupo Loredana… e speriamo di vedere presto raccolte in un libro le tue illustrazioni dedicate al Cimitero Monumentale di Torino.
Potete entrare nel mondo di Loredana attraverso questi canali:
– il profilo Facebook Loredana Fulgori Illustratrice
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– il profilo Instagram loredana.fulgori.illustratrice