Il cimitero un museo? Ebbene sì!
Il Cimitero Generale di Torino negli anni ’80 del secolo scorso (grazie anche all’impegno dell’allora assessore ai servizi demografici Giuseppe Lodi) ha ricevuto l’appellativo di “Monumentale” non per caso, ma perché al suo interno racchiude un catalogo di opere d’arte che spaziano dagli anni ’20 del 1800 per arrivare fino ai giorni nostri.
Opere che spesso sono state pensate ed eseguite da artisti di grandissima fama (Vincenzo Vela, Leonardo Bistolfi…), per i quali l’arte funeraria non è mai stata di serie B, ma piuttosto una sfida in cui mettere alla prova la loro bravura per dar forma a sentimenti e concetti molto profondi ed importanti.
E allora troviamo opere di inizio ‘800 con motivi e soggetti legati al classicismo e quelle che celebrano la borghesia di pieno ‘800 e i valori su cui essa si fondava; troviamo le suggestioni dei simbolisti e il gusto Liberty per le decorazioni…
Insomma un museo a tutti gli effetti in cui per entrare non è necessario neanche pagare il biglietto!
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